– PRIMA PARTE

Dieci anni fa iniziava l’avventura web di progetto I.L.I.E., un’idea cullata per molto tempo, che riuscì a vedere la luce il 4 marzo 2011. In quel tempo così lontano, fuori rumoreggiava una crisi economica che aveva mosso i primi passi due anni prima negli Stati Uniti e che in quei mesi si stava intensificando in Europa. In quel clima arrivò progetto I.L.I.E., che nacque dalla voglia di raccontare le cose cercando di superare stereotipi, pregiudizi e luoghi comuni. Un cammino lungo e non sempre semplice, nel corso del quale si sono avvicendate molte persone. Con me hanno iniziato questo cammino Silvia Salgari, Micaelea Madesani, Filippo Zerman, Bruno Clemente e Andrea Caporali.

L’idea era quella di scrivere articoli su vari aspetti culturali e curiosi del nostro vivere, che potessero interessare il pubblico, cercando di offrire una prospettiva diversa e talvolta divertita, sempre con l’intento di far riflettere il lettore. Avevamo deciso anche di fare annualmente delle iniziative dedicate a tematiche particolari. Gli articoli li avremmo pubblicati sul sito web www.progettoilie.it, la cui grafica e costruzione la affidammo agli amici di Mad Site Srls. All’interno del sito decidemmo di rendere uniche le varie pagine, così ci venne presentato Gabriele Bagnoli, un giovane illustratore che già disegnava fumetti per l’associazione Cyrano Comics. Gabriele disegnò per noi quattro splendide illustrazioni.

IL 2011

In quel 2011 eravamo nel pieno dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, così decidemmo che quella era l’occasione per realizzare la nostra prima iniziativa che intitolammo: “Turritàl, l’avventura dell’Italia”. A posteriori possiamo sinceramente dire che l’iniziativa avrebbe meritato una cura maggiore, ma l’inesperienza, legata alla gestione di un sito web fece sì che “Turritàl” fosse destinata all’insuccesso.

IL 2012

L’anno seguente Bruno e Andrea, che avevano scritto dei bei articoli legati alle loro avventure di viaggio, lasciarono il gruppo, così come avrebbe fatto qualche tempo più tardi Micaela, che per noi aveva scritto interessanti articoli enogastronomici, per dedicarsi a progetti più importanti. Ben presto si unì al gruppo Elena Salgari che, nel corso del tempo, ha scritto per noi articoli capaci di farci emozionare e riflettere. Sempre nel 2012, nel campo delle illustrazioni vi fu un avvicendamento: Davide Zupini entrò come collaboratore e iniziò a illustrare diversi nostri articoli. Poco dopo entrerà nelle file della Cyrano Comics, grazie anche all’incoraggiamento di Gabriele Bagnoli. Nella seconda parte dell’anno iniziammo a collaborare con Enzo e Fabio “i canguri italiani”, due ragazzi torinesi che avevano fatto una serie di esperienze di lavoro all’estero, di cui una molto particolare in Australia. Quella collaborazione durò circa un anno.

DAL 2012 AL 2013

Alla fine dell’estate del 2012 decidemmo di iniziare a preparare l’iniziativa del 2013, ma ancora ben non sapevamo che sarebbe diventata quella più importante e che ci avrebbe segnato: “Vajont, l’onda che spezzò il futuro”: sedici mesi di intenso lavoro e di incontri tra di noi; incontri con Micaela Coletti e Gino Mazzorana (rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato per i Sopravvissuti del Vajont), ma anche con l’associazione culturale “Fuori dal Coro” di San Giovanni Lupatoto. Tutti questi incontri servirono sia per realizzare l’iniziativa sul web sia per preparare e realizzare due serate-evento per il 50° anniversario della strage del Vajont da fare nel comune lupatotino. La prima serata la dedicammo alle testimonianze dei soccorritori, mentre la seconda fu interamente dedicata alle testimonianze dei sopravvissuti. Due serate davvero intense e commoventi che senza il supporto dell’allora assessore alla cultura del comune lupatotino, Marco Taietta, non si sarebbero potute fare. Ad impreziosire la seconda serata vi fu il monologo scritto e interpretato dall’attore lupatotino Marco Pomari, dal titolo “Un giorno di differenza”.

– CONTINUA –

Foto di copertina: il gruppo di progetto I.L.I.E a Longarone (BL), con Micaela Coletti, sopravvissuta del Vajont.
Testo di Michele Tonin per progetto I.L.I.E.