L’articolo che state per leggere lo avevo scritto nel 2007 e sino a oggi è rimasto chiuso in un cassetto.

Nei giorni scorsi ho letto la notizia della morte dell’imprenditore veronese Italo Garzotto, il “Re del Mandorlato”. Appresa tale notizia mi sono ricordato di quell’articolo che avevo scritto e che racconta la storia del Mandorlato di Cologna Veneta, il caratteristico dolce delle festività natalizie.

Cologna Veneta è una cittadina di origine romana, in provincia di Verona. Durante il dominio della Repubblica di Venezia il territorio colognese era legato alla città lagunare grazie al Sestrier del Dorsoduro. Questo fece sì, secondo alcuni, che il legame tra la cittadina veronese e Venezia fosse particolarmente intenso, tanto da far conoscere ai Dogi il mandorlato. La ricetta del dolce sarà poi elaborata, verso la metà del XIX° secolo, dal dottor Finco – un farmacista – secondo i gusti dell’epoca.

Nel corso delle ricerche ho riscontrato delle divergenze sul proseguo della storia che qui provo a ricomporre: secondo il sito web www.garzottorocco.com l’intuizione della ricetta del Mandorlato fu di Rocco Garzotto nel 1840; secondo il sito del Mandorlato Marani (www.maranimandorlato.it) , invece, nel 1852, su iniziativa dello speziale dottor Marani fu aperta la fabbrica di Mandorlato, seguendo la ricetta ideata dal dottor Finco, qualche anno prima. Tuttavia credo che la realtà stia nel mezzo e credo che sia come la racconta Giovanni Capnist nel suo libro “La cucina veronese” edito da Franco Muzzio editore nei primi anni ’80 del ‘900: Bisogna risalire a Garzotto Rocco, garzone della farmacia del dottor Marani, anch’egli di Cologna Veneta. Aveva una particolare inclinazione a realizzare macchinari per produrre le complicate ricette della farmacia. Infatti egli aveva inventato un macchinario per impastare miele e mandorle e mescolare il tutto in fase di cottura […] ma è alla morte del farmacista che Rocco decise di mettersi in proprio, usando quella rudimentale macchina.

Mentre continuavo le ricerche ho scoperto che questo è un dolce antico perché in alcune fonti si parla di un dolce fatto con mandorle, albume d’uovo e miele già ai tempi degli antichi Romani; chi dice che sia una derivazione di un antico dolce ebraico: se si uniscono queste due informazioni ben si spiega perché ricette simili si trovino in altre parti d’Italia e d’Europa.

Forse conscio di questa antica storia il dottor Finco – verso la metà del XIX° secolo – provò, con tenacia e pazienza, a realizzare la ricetta del mandorlato, ottenendo il giusto dosaggio degli ingredienti e i giusti tempi di preparazione e riuscendo a incontrare il gusto e il favore dei suoi contemporanei.

Il resto è storia che conosciamo: un dolce che diventa parte della tradizione popolare grazie al dottor Marani e a Garzotto Rocco, che magari all’inizio avranno anche collaborato insieme, ma poi, come talvolta accade nella vita, le strade si sono divise, offrendo a tutti noi differenti esperienze dello stesso dolce.

Testo e foto di Michele Tonin

Nella foto di copertina il Duomo di Cologna Veneta