Questa poesia, scritta da Elena Slagari, vuole essere un omaggio al nobile fiume che attraversa Gorizia: l’Isonzo che negli anni bui della Grande guerra vide il sangue dei soldati italiani e stranieri tingere di rosso le sue acque.

CONTROCORRENTE

Occhi di smeraldo,
limpidi, profondi.
Un incedere costante per raggiungere la meta,
placido ma tenace,
procedi imperturbabile senza mai voltarti indietro
virile nella tua forza indomita
eppur materno come un ampio abbraccio.
Nel silenzio delle tenebre
mi sorprendo ad ascoltare la tua voce impetuosa
ma dolce
che come musica culla le mie riflessioni.

Sgorga così il desiderio di inspirare, assaporandolo, il tuo profumo
e di ammirare i tuoi flutti,
verdeggiante Isonzo.
Chissà quanti bambini hai guardato giocare sulle tue sponde,
quanti baci rubati sul ponte
mentre le promesse galleggiavano fino al mare…

Se invece spingo il pensier mio a ritroso,
controcorrente negli anni remoti,
nitida mi appare l’immagine purpurea delle onde
che accolsero il sangue versato per la Patria.

Poesia di Elena Salgari per progetto I.L.I.E.
Foto di Michele Tonin per progetto I.L.I.E.

Questa poesia è stata pubblicata, per la prima volta su questo sito, nel mese di ottobre 2014.