Qual è il simbolo di Longarone? Molti di voi so già cosa stanno pensando: la diga. La risposta – purtroppo – non è esatta, poiché il manufatto idroelettrico, emblema della tragedia, sorge in territorio ertocassano. Il simbolo di questo paese non è visibile allo sguardo, in quanto, per poterlo vedere bisogna raggiungere la chiesa dedicata a Maria Immacolata e scendere le scale che portano sotto l’edificio, dove sono collocati i resti dell’antica chiesa parrocchiale.

Lì sotto, a ben cercare, si trova – a mio avviso – il simbolo, l’emblema che più di ogni altro rappresenta i sopravvissuti della martoriata comunità longaronese. A essere precisi i simboli sono due e dovrebbero essere maggiormente valorizzati. Si tratta delle due campane miracolosamente ritrovate integre a chilometri di distanza, nonostante la mostruosa forza sprigionata dalla massa d’acqua. Queste rappresentano il vero spirito della comunità longaronese sopravvissuta: la tenacia, la voglia di non lasciarsi abbattere da quanto è successo e da quanto i processi prima e la burocrazia poi hanno saputo infliggere e aggiungere dolore a dolore e rabbia a rabbia.

Questa gente ha dimostrato – un po’ come quelle due campane – di essere forte e resistente, capace di rimboccarsi le maniche per ricominciare e per ricostruire, nonostante tutto. Ecco, quelle campane, oltre ad essere un esile aggancio con il passato, sono il simbolo della grande tenacia di chi ha continuato dopo “quell’alba livida” e continua ancora oggi a lottare per non dimenticare e a fare in modo che questa grande ferita non si ripeta in nessuna altra parte d’Italia e del mondo.

La prossima volta che andrete a visitare Longarone, provate a fare questo sforzo e andate a vedere quelle due campane.

Testo e Foto di: Michele Tonin per progetto I.L.I.E.

Illustrazione di: Davide Zuppini per progetto I.L.I.E.

Il presente articolo è stato pubblicato, per la prima volta su questo sito, nel mese di ottobre 2013.